Conoscete qualcuno che sembra in lotta continua contro emozioni tanto intense quanto difficili da comprendere, come rabbia, labilità emotiva, conflitti interpersonali, relazioni sociali o familiari instabili o una scarsa immagine di sé?
Se è così, forse avete a che fare con una persona che ha dei sintomi del Disturbo Borderline di Personalità. Sebbene questo disturbo sia diventato meno stigmatizzato nel tempo è ancora difficile per le persone accettarlo; l’intensità delle emozioni di chi soffre di DBP può essere sproporzionata rispetto alla situazione reale.
Ma come si può considerare la diagnosi non come uno stigma ma con modalità più “sane” e volte alla scoperta delle preziose risorse individuali?
Come terapeuta sono restia a condividere alcune diagnosi con i pazienti. Perché?
Perché buona parte dei disturbi di cui la società parla (depressione, ansia, disturbo bipolare, disturbo borderline di personalità, narcisismo, disturbi psicotici e sociopatici) sono stigmatizzati ed arrivano con informazioni confuse da dicerie, ricerche errate su Internet o nei discorsi tra amici.
Non c’è da meravigliarsi che ancora oggi ci siano così tante persone che preferiscono non intraprendere percorsi con i professionisti della salute mentale: ricevere una diagnosi di salute mentale o una diagnosi di disturbo della personalità può cambiare la tua vita per sempre. Non solo cambiano le tue modalità di approccio alla vita a causa dei sintomi, ma cambiano anche le relazioni sociali, lavorative e familiari oltre al modo in cui tu ti vedi; è già abbastanza difficile che molti di noi lottare con l’autostima e le percezioni errate di noi stessi, figuriamoci farlo mentre si cerca di funzionare “normalmente” con una diagnosi di disturbo di personalità, ad esempio.
Disturbo Borderline di Personalità e lo Stigma
Lo stigma è un ostacolo importante per le persone che soddisfano i criteri per il Disturbo Borderline, ma ci sono alcune considerazioni che potrebbero aiutare nell’accettazione della diagnosi:
- Può essere la via d’accesso ad un trattamento specialistico: gli individui con DBP dovrebbero focalizzare la loro attenzione sul fatto che il trattamento è personalizzato per i sintomi specifici e le sfide che si trovano ad affrontare e che spesso creano barriere interpersonali, emotive e psicologiche. L’etichetta non deve essere una “sentenza di morte“, ma piuttosto l’inizio di un percorso terapeutico progettato specificamente per i sintomi problematici.
- L’esplorazione della diagnosi può portare a una maggiore comprensione: ricevere una diagnosi di DBP può dare sollievo, perché stare nell’incertezza è difficile e faticoso. Avere una diagnosi che abbia un senso, creare con il terapeuta un piano di trattamento specifico e condiviso può ottenere l’effetto di sollevare un carico di stress dalle spalle.
- La BPD può aiutarti a identificare il “perché” delle intense emozioni e dei conflitti: molte persone che stanno lottando con questo disturbo presentano sintomi come intense reazioni emotive, paura dell’abbandono, scarsa immagine di sé e mancanza di identità; quindi sono spesso contenti di capire finalmente “perché” hanno sofferto nei loro rapporti sociali e interpersonali, magari per molti anni. A causa delle continue sfide all’interno delle relazioni di ogni tipo, l’individuo con DBP può iniziare ad attribuire le difficoltà relazionali al modo in cui si è stati cresciuti, alla cultura d’origine, o a problemi di morale, etica o valori errati.
- Farmaco si / farmaco no: sebbene i farmaci non possano “curare” questo disturbo, possono aiutare a ridurre sintomi come depressione o ansia che contribuiscono a comportamenti auto-aggressivi, pensieri suicidi o stati d’animo depressi e ansiosi. Se i sintomi psicotici sono presenti (paranoia, allucinazioni, ecc.) i farmaci possono aiutare a stabilizzare l’individuo in modo che la terapia possa essere più efficace.
- Si può vivere una relazione senza picchi in positivo/negativo?: è un fatto noto che gli individui con DBP lottano all’interno delle loro relazioni. Possono esserci divorzi multipli, molti partner anche contemporaneamente, violenza domestica (maschile o femminile), difficoltà di gestione della rabbia, comportamenti ossessivi o paranoici nelle relazioni sentimentali, fino ad arrivare anche allo stalking se i modelli relazionali ossessivi peggiorano nel tempo. Con un trattamento appropriato, l’individuo può capire meglio perché le sue relazioni tendono ad essere caotiche o instabili; lavorare sulla stabilità delle relazioni è un passo importante verso la costruzione di relazioni più sane.
- Con una diagnosi puoi iniziare a cercare modi per aiutare te stesso: quando non sai esattamente contro cosa ti stai battendo può sembrare quasi impossibile capire come uscirne.
- I tuoi familiari / amici possono aiutarti meglio se conoscono la tua difficoltà: essere in grado di condividere quello che stai passando con i tuoi cari può aprire loro gli occhi rispetto a ciò che stai vivendo; pian piano apprenderanno come aiutarti e supportarti.
- Sapere come identificare i fattori scatenanti è utile. Ad esempio, per le persone che soffrono di DBP, un fattore è spesso la paura dell’abbandono all’interno delle relazioni. Conoscere quali sono gli elementi che ti possono portare a sfide relazionali potenzialmente distruttive sul piano emotivo può essere sicuramente utile.
Bibliografia:
T.Hill, 9 trouth about Borderline personality disorder, 2019