Quante Decisioni Pensi di Prendere Durante il Giorno in Media? Decine o Anche di più?
Gli psicologi che hanno compiuto studi sui processi decisionali credono che in realtà il numero sia più vicino alle migliaia.
Alcune di queste scelte hanno effetti importanti nel corso della nostra vita (come frequentare o no l’università, oppure sposarsi o avere figli), mentre altre sono relativamente banali (scegliere se tagliarsi i capelli o cosa mangiare per pranzo); alcune di queste scelte possono rivelarsi davvero buone, mentre altre finiscono inevitabilmente per essere deludenti.
Quindi potrebbe capitare che, mentre guardi indietro alla tua vita e pensi ad alcune delle scelte sbagliate che hai fatto, potresti trovarti a chiederti perché hai preso quelle scelte che ora sembrano così sbagliate con il senno di poi.
È naturale che probabilmente continuerai a prendere scelte sbagliate, ma è allo stesso tempo possibile ottenere una comprensione più profonda del processo alla base di queste scelte che a volte possono essere o sembrare irrazionali; esistono una serie di fattori che contribuiscono alle scelte sbagliate e sapere come funzionano questi processi e come entrano in gioco nell’influenzare il tuo pensiero può forse aiutarti a prendere decisioni migliori in futuro.
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Eccone alcuni:
1- Scelte: Le scorciatoie mentali ti possono ingannare
Se dovessimo riflettere su ogni possibile scenario per ogni possibile decisione, probabilmente non avremmo spazio per nient’altro durante il giorno, quindi per prendere decisioni in modo rapido ed economico il nostro cervello si basa su una serie di scorciatoie cognitive conosciute come euristica. Queste regole mentali ci permettono di esprimere giudizi abbastanza rapidamente e spesso in modo abbastanza preciso, ma possono anche portare ad un pensiero poco attento e a decisioni sbagliate.
Un esempio di questo è una piccola scorciatoia mentale conosciuta come bias di ancoraggio: in molte situazioni diverse le persone usano un punto di partenza iniziale come un’ancora che viene poi adeguata per ottenere una stima del risultato o un valore finale. Ad esempio, se si acquista una casa e si sa che le abitazioni del quartiere di destinazione in genere vendono per un prezzo medio di 200.000 euro, probabilmente si utilizzerà tale cifra come base per negoziare il prezzo di acquisto della casa scelta
In un esperimento classico dei ricercatori A. Tversky e D. Kahneman, ai partecipanti è stato chiesto di girare una ruota della fortuna che poteva far uscire un numero compreso tra 0 e 100; ai partecipanti è stato quindi chiesto di indovinare quanti paesi in Africa appartenevano alle Nazioni Unite. Coloro che avevano ottenuto un alto numero sulla ruota della fortuna avevano maggiori probabilità di indovinare che c’erano molti paesi africani nel Regno Unito, mentre quelli che avevano ottenuto un numero inferiore avrebbero probabilmente dato una stima molto inferiore.
Che cosa puoi fare per minimizzare il potenziale impatto negativo di queste euristiche sulle tue decisioni?
Gli esperti suggeriscono che solo aumentare la consapevolezza di questi bias potrebbe essere d’aiuto.
2- Scelte: Fare paragoni poco validi
Come sai che hai fatto un buon affare su quel telefonino nuovo? O come fai a sapere che il prezzo che hai pagato per un litro di latte al supermercato era corretto?
Il confronto è uno dei principali strumenti utilizzati quando si prendono decisioni. Sai qual è il prezzo tipico di un telefono o di un litro di latte, quindi confronti le offerte per selezionare il prezzo migliore possibile. Assegniamo un valore in base a come gli oggetti si confrontano con gli altri oggetti.
Ma cosa succede quando i paragoni sono scarsi o quando gli articoli verso cui stai confrontando le tue opzioni non sono rappresentativi o uguali?
Prendi in considerazione questo ad esempio: quanto lontano ti sposteresti per risparmiare 25 euro? Se ti dicessi che potresti risparmiare 25 euro su un oggetto da 75 euro spostandoti di 15 minuti, probabilmente lo faresti. Ma se ti dicessi che potresti risparmiare 25 euro su un articolo da 10.000 euro, saresti comunque disposto a fare di tutto per risparmiare?
Nella maggior parte dei casi, le persone sono meno disposte a viaggiare di più per risparmiare sui prodotti più costosi. Perché? Venticinque euro vale comunque la stessa quantità di soldi in entrambi i casi. In questi casi siamo vittime di un confronto difettoso: dal momento che stai confrontando l’importo risparmiato rispetto all’importo che paghi, 25 euro sembra un risparmio molto maggiore se confrontato con un articolo da 75 rispetto a un oggetto in contrasto con un articolo da 10.000 euro.
Quando prendiamo decisioni, spesso facciamo rapidi confronti senza pensare veramente alle nostre opzioni. Per evitare di prendere decisioni sbagliate, fare affidamento sulla logica e sull’esame ponderato delle opzioni a volte può essere più importante che fare affidamento sulla tua “reazione istintiva” immediata.
3- Essere troppo ottimisti
Sorprendentemente, le persone tendono ad essere naturalmente ottimisti, il che può ostacolare un buon processo decisionale. In uno studio affascinante, la ricercatrice T. Sharot ha chiesto ai partecipanti cosa pensavano della probabilità che accadessero alcuni eventi spiacevoli come essere derubati o avere una malattia terminale; dopo che i soggetti avevano fornito le loro previsioni, i ricercatori hanno poi detto loro quali erano le reali probabilità.
Quando alle persone viene detto che il rischio che qualcosa di brutto accada è inferiore a quello che si aspettavano, tendono a modificare le loro previsioni per adeguarle alle nuove informazioni apprese; invece quando scoprono che il rischio che qualcosa di male accada è in realtà molto più alto di quanto stimato, tendono semplicemente ad ignorare le nuove informazioni.
Ad esempio, se una persona predice che le probabilità di morire per il fumo di sigarette è solo del 5%, ma le viene detto che il vero rischio di morire è in realtà più vicino al 25%, questa persona probabilmente ignorerà le nuove informazioni e rimarrà fedele alla sua stima iniziale.
Parte di questa visione eccessivamente ottimistica deriva dalla nostra naturale tendenza a credere che le cose brutte accadano ad altre persone, ma non a noi; ad esempio quando sentiamo parlare di qualcosa di tragico o spiacevole che accade a un’altra persona, spesso tendiamo a cercare le cose che la persona potrebbe aver fatto per causare il problema. Questa tendenza a incolpare le vittime ci protegge dal dover ammettere che siamo altrettanto suscettibili alla tragedia di chiunque altro.
Quindi quale impatto ha questo ottimismo sulle decisioni che prendiamo? Dal momento che potremmo essere eccessivamente ottimisti sulle nostre capacità e prospettive, siamo più propensi a credere che le nostre decisioni siano le migliori. Gli esperti potrebbero avvertire che fumare, essere sedentario o mangiare troppo zucchero può uccidere, ma il nostro ottimismo ci spinge a credere che uccida principalmente altre persone e non noi.
Hertz, N. Why we make bad decisions. The New York Times, 2013.
Sharot, T, Korn, C, & Dolan, R J. How unrealistic optimism is maintained in the face of reality. Nature Neuroscience. 2011;14(11):1475-9.
Tversky, A, & Kahneman, D. Judgment under Uncertainty: Heuristics and Biases Science. 1974;185 (4157):1124-1131. DOI: 10.1126/science.185.4157.1124.
K.Cherry , Reasons why you make bad decisions (2018)