Hai mai desiderato imparare qualcosa di nuovo ma poi sei stato frenato dal pensiero che richiedesse troppo sforzo, che fossi troppo vecchio o che fosse troppo difficile? Molte persone vorrebbero imparare a parlare una nuova lingua o suonare uno strumento musicale, ma presumono erroneamente che il tempo per imparare queste cose sia terminato quando erano molto più giovani.
Imparare cose nuove può essere difficile a volte, ma è anche bello continuare a sfidare la tua mente mentre il tempo passa!
Fortunatamente ci sono un sacco di trucchi e suggerimenti che possono rendere il processo più semplice ed efficace: sia che tu stia cercando di apprendere la fisica quantistica, un nuovo linguaggio o una materia nuova, i ricercatori hanno scoperto una serie di suggerimenti, trucchi e strategie diversi che possono aiutarti a passare dal principiante all’esperto in modo molto più efficace e facile.
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Impara nel modo giusto
Dicono che la pratica rende perfetti, ma recenti scoperte rivelano che è davvero il tipo giusto di pratica che porta alla competenza; mentre fattori come il talento innato, il QI e la motivazione giocano un ruolo nel modo in cui le persone imparano e successivamente eseguono una capacità, gli esperti concordano sul fatto che la pratica abbia un ruolo essenziale nel processo di apprendimento.
Quindi quale tipo di pratica è la migliore? Mentre gli psicologi stanno ancora valutando esattamente quali approcci portino al maggior successo nelle varie situazioni, gli studi dimostrano che l’esplorazione durante le prime fasi di apprendimento è fondamentale.
Quindi, se stai imparando una nuova lingua, partendo da suoni, grammatica, alfabeto e altri elementi di base potresti aiutarti a diventare più sciolto e con un linguaggio più fluente in seguito; oppure, quando stai giocando ad un nuovo videogioco, dedicarti del tempo per esplorare l’ambiente di gioco e apprendere le regole può aiutarti a ottenere risultati migliori.
Fare un pisolino
Secondo alcuni ricercatori, la risposta è fare un pisolino!
Gli esperti hanno a lungo creduto che una delle funzioni principali del sonno fosse consolidare le informazioni che abbiamo appreso durante il giorno e recenti studi hanno sostenuto l’idea che dormire dopo l’apprendimento possa migliorare l’apprendimento stesso.
Quindi la prossima volta che ti fermi dopo una sessione di apprendimento a metà pomeriggio, non sentirti in colpa!
Non solo il pisolino è probabilmente un bene per te, ma potrebbe anche aiutarti a cementare le informazioni che hai appreso nella tua memoria.
Studia al momento giusto
I nostri corpi hanno i loro orologi interni noti come ritmi circadiani che controllano il ciclo sonno-veglia e i livelli di energia durante il giorno. Mentre i tempi di punta per la forza fisica sono intorno alle 11:00 e alle 19:00, i momenti di punta per la prontezza mentale sono intorno alle 9:00 e alle 21:00.
Sarebbe quindi ragionevole pensare che dovresti studiare quando la tua mente è pronta a ricevere le informazioni?
In un esperimento, i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di memorizzare le coppie di parole alle 9:00 o alle 21:00 e poi le hanno testate a intervalli di 30 minuti, 12 ore o 24 ore. I risultati hanno rivelato che mentre l’ora del giorno non ha avuto alcun impatto sulla memoria iniziale, il ricordo delle 12 ore di ripetizione è stato molto meglio tra coloro che hanno avuto un sonno notturno rispetto a quelli che hanno avuto un periodo di veglia.
Al test di 24 ore, i ricercatori hanno scoperto che coloro che avevano dormito poco dopo lo studio e poi avevano trascorso una giornata piena di veglia hanno fatto meglio di quelli che erano stati svegli tutto il giorno dopo lo studio e poi hanno dormito una notte prima del test.
Quindi cosa suggerisce questo?
I risultati indicano che lo studio poco prima del sonno è il momento ideale per migliorare la memoria.
I ricercatori suggeriscono che il sonno aiuta a stabilizzare la memoria dichiarativa, riducendo al minimo l’impatto negativo che la veglia ha sulla memoria stessa.
Mettiti alla prova
Si è parlato molto dell’importanza dei test negli ultimi anni all’interno del mondo educativo, ma i ricercatori hanno scoperto che un test può essere molto più che valutare ciò che già si sa: il test potrebbe essere uno dei modi migliori per aiutarti a imparare.
Gli studi hanno dimostrato che le persone che studiano e vengono successivamente testate sul materiale hanno un migliore richiamo a lungo termine delle informazioni rispetto a coloro che studiano e non vengono mai testati.
Quindi, la prossima volta che stai cercando di memorizzare alcune informazioni o di studiare un argomento stimolante, dedica un po ‘di tempo a interrogarti, a fare test online sull’argomento oppure a completare i test di capitoli che sono inclusi nel tuo libro di testo.
Prenditi tempo per imparare
Quando stai cercando di acquisire una nuova abilità come imparare a suonare la chitarra o imparare a parlare spagnolo, potresti essere tentato di impegnarti in sessioni di apprendimento full immersion.
Invece di cercare di imparare tutto in una volta, gli esperti suggeriscono che la diffusione della pratica e delle sessioni di studio in un arco di tempo sia l’approccio migliore
Una revisione delle strategie di apprendimento comuni ha rilevato che questa era una delle strategie più efficaci per l’apprendimento di una nuova abilità. Quindi, invece di stipare nella memoria tutto il materiale da sapere per un grosso esame la sera prima, è molto meglio spendere qualche sessione di studio nelle settimane e nei giorni precedenti l’esame!
La cosa grandiosa di questo approccio è che spesso aiuta le persone a rispettare i loro obiettivi per imparare qualcosa di nuovo. Invece di sederti per un’ora o due ogni notte per cercare di memorizzare il vocabolario spagnolo e le regole di coniugazione, prova a passare da 15 a 20 minuti ogni giorno in una breve sessione di studio. Non solo è più probabile che tu trovi effettivamente il tempo per queste sessioni rapide, imparerai di più e proseguirai nel tempo con più motivazione.
Bibliografia:
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K.Cherry (2018) Sure fire tricks for to learn something new
Payne, J. D., Tucker, M. A., Ellenbogen, J. M., Wamsley, E. J., Walker, M. P., Schacter, D. L. & Stickgold, R. (2012). Memory for semantically related and unrelated declarative information: The benefit of sleep, the cost of wake.
