Trattamento del Trauma per gli Adolescenti
Le tragedie di stampo violento stanno diventando sempre più frequenti nelle scuole americane e mentre opinione pubblica e legislatori discutono sulle possibili soluzioni nel lungo termine per gli atti di violenza che implicano l’utilizzo di armi, gli adolescenti che hanno vissuto questi eventi hanno necessità di interventi reali e possibilmente tempestivi. Insegnanti, personale scolastico e tutti coloro che nella scuola ci lavorano, giorno dopo giorno, a seguito di eventi traumatici come quelli avvenuti recentemente, possono sentirsi male equipaggiati per gestire le perdite derivanti da questi avvenimenti; queste perdite includono cambiamenti fisiologici, cognitivi ed emotivi che possono emergere nei ragazzi in via di sviluppo a causa di un evento traumatico.
Acquisire una certa familiarità con le possibilità di trattamento psicologico per questi traumi può essere uno dei modi per aiutare ragazzi che hanno vissuto un trauma importante.
La terapia di gruppo focalizzata sul dolore per adolescenti
Trauma Grief Component Therapy for Adolescents – TGCT-A, è una terapia breve specializzata nel trattamento del trauma che si occupa principalmente di come risolvere i traumi correlati alla violenza, alla perdita traumatica e alla morte. La popolazione target di questa terapia è costituita da maschi e femmine adolescenti, di età compresa tra 12 e 20 anni; la diversità razziale ed etnica è stata tenuta molto in considerazione nello sviluppo, nella ricerca e nell’attuazione di questa terapia.
Il programma è stato sperimentato con adolescenti bosniaci che avevano vissuto la guerra nel loro paese d’origine, con studenti di scuole medie e superiori di Pasadena, Long Beach e California del Sud che hanno assistito a sparatorie nella scuola superiore e violenze all’interno della loro comunità; inoltre è stato utilizzato anche con adolescenti che sono stati testimoni o sono stati indirettamente esposti agli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 a New York.
Questa terapia di gruppo è stata ideata a partire da un modello di psicopatologia dello sviluppo con l’obiettivo di tenere a mente la complessità del trauma, l’interazione tra trauma e dolore, le influenze degli eventi di vita e l’influenza del trauma sui comportamenti attuali e futuri, con lo scopo di ripristinare un processo evolutivo sano. Il TGCT-A trova il suo fondamento teorico sulle teorie cognitivo-comportamentali e sulla teoria delle disposizioni sociali. La CBT è attualmente un trattamento di prima linea per la maggior parte dei disturbi psichiatrici, ma può essere utile per gli adolescenti e può essere attuato in terapia individuale, in un setting di terapia di gruppo ma anche come parte di un intervento focalizzato sulla famiglia. Inoltre, il contesto di gruppo del TGCT-A consente agli adolescenti che hanno vissuto eventi traumatici di riunirsi per creare un significato condiviso dall’evento, piuttosto che sentirsi isolati e soli nell’elaborazione dell’evento traumatico.
Le ricerche cliniche e qualitative portano a confermare che il TGCT-A sia uno strumento valido ed affidabile nel supportare il funzionamento degli adolescenti che hanno visto o vissuto traumi e che potrebbero sviluppare sintomatologie correlate ad essi o sintomatologie depressive.
A cosa mirano i moduli dell’intervento?
fornire gli strumenti per identificare le proprie reazioni a seguito dell’evento stressante, come esse evocano il trauma e come il ricordo sia difficile da accantonare;
sviluppare delle personali strategie di coping per riuscire a gestire le proprie reazioni e ricordi;
esercizi volti alla regolazione delle emozioni e al problem solving verso situazioni stressanti;
costruire una trama narrativa dell’evento identificando i momenti emotivamente significativi;
aumentare l’insight su come la propria reazione a quei momenti può essere evocata dal trauma e può correlarsi a comportamenti distruttivi o inappropriati;
gestione del dolore correlato al trauma tramite esercizi specifici;;
Questa terapia, ideata e sperimentata da Lane C. e Saltzman W., medici e ricercatori dell’UCLA, è relativamente nuova e presenta alcune limitazioni, come il fatto che consista in un numero che va da 10 a 24 incontri totali ma non fornisce informazioni su come possa essere condotta anche con adolescenti pol-itraumatizzati che potrebbero necessitare di un numero maggiore di incontri.
In alternativa a questo protocollo la Mindfullness è una tecnica che risulta indicata nella modulazione dei sintomi associati ad un vissuto traumatico, mirando a diventare più consapevoli del momento presente interpretando in maniera diversa l’esperienza traumatica e sviluppando un maggior controllo di sé e dell’ambiente circostante; questa terapia non richiede che si riviva il trauma con modalità narrative ma è volta ad un incontro con gli effetti dell’esposizione al trauma sia sulla mente che sul corpo. La ricerca sull’utilizzo della Mindfulness con gli adolescenti è ancora agli inizi, ma ci sono delle evidenze in varie ricerche che potrebbero dimostrare l’efficacia di questo tipo di interventi.
Bibliografia:
Saltzman, W. R., Layne, C. M., Steinberg, A. M., Arslanagic, B., & Pynoos, R. S. (2003). Developing a culturally-ecologically sound intervention program for youth exposed to war and terrorism. Child and Adolescent Psychiatric Clinics of North America, 12, 319-342.
Saltzman, W. R., Layne, C. M., Steinberg, A. M., & Pynoos, R. S. (2006). Trauma/Grief-Focused Group Psychotherapy with Adolescents. In Schein, L. A., Spitz, H. I., Burlingame, G. M., & Muskin, P.R., (Eds.), Group Approaches for the Psychological Effects of Terrorist Disasters. New York: Haworth.