Si può fare tutto, ma con moderazione… questa è una giustificazione comune che si utilizza per comportamenti che potrebbero non rientrare nel campo della salute. Che si tratti di un drink o due o di consumare un dessert in più, il fatto di consumare piccole quantità, piuttosto che astenersi completamente, è un’opzione più appetibile e accettabile per la maggior parte delle persone.
Fumatore sociale o fumatore abituale?…Cambia poco!
Questo approccio può sembrare valido se applicato a molti aspetti della nostra frenetica vita quotidiana, ma quando si tratta di fumare, questa stessa logica non può assolutamente essere applicata.
Un nuovo studio condotto dallo psicologo M.Wheeler (2017) con altri ricercatori di servizi infermieristici e sanitari ha scoperto che coloro che si godono la sigaretta occasionale in situazioni sociali stanno mettendo a rischio la loro salute tanto quanto la persona che fuma un pacchetto o più al giorno.
Questo studio riguarda la salute della popolazione per confrontare i livelli di pressione sanguigna e colesterolo delle persone che si identificano come fumatori rispetto ai cosiddetti fumatori sociali; sicuramente per eliminare i rischi di malattie cardiovascolari l’unico modo è non iniziare mai a fumare o smettere completamente.
Lo studio di cui parliamo è stato effettuato su un campione di quasi 40.000 persone per un periodo di quattro anni nell’ambito di un programma educativo della Ohio State University; esso ha identificato non fumatori, fumatori regolari e coloro che hanno affermato di essere “fumatori sociali“, ovvero gli individui che non fumano regolarmente ma solo in situazioni sociali, tendenzialmente in discoteca o nelle cene tra amici; in studi precedenti si è notata anche una correlazione con il consumo di alcool in queste persone.
Si è riscontrato che non c’è praticamente alcuna differenza tra fumatori sociali e fumatori abituali nel rischio di sperimentare l’ipertensione o il colesterolo alto, condizioni che spesso portano a malattie cardiache. Lo studio non ha misurato i risultati sul cancro, ma sappiamo che il fumo è stato collegato a 30 diversi tipi di cancro.
Una Rivoluzione Culturale: Fumare fa male sempre!
Credo che questa sia una delle scoperte più importanti della salute legata al tabacco da anni, e porta alla luce un problema, cioè come le sigarette elettroniche ed il fumo passivo; sappiamo infatti che una volta che le persone iniziano a fumare, sia per l’uso quotidiano o semplicemente per socializzare a una festa, stanno entrando in una strada in discesa che può portare verso gravi problemi di salute.
Questa conoscenza comporta conseguenze significative anche per la professione medica e il modo in cui i medici, gli infermieri e i medici infermieri comunicano con i pazienti. È normale che i medici chiedano ai pazienti se sono o meno fumatori durante un controllo o un esame: i fumatori sociali spesso rispondono negativamente a questa domanda perché non pensano a se stessi in questi termini e, quindi, una significativa minaccia per la salute non viene rilevata.
L‘impatto sociale di questo nuovo studio potrebbe essere enorme: essendo uno studio americano, ha rilevato che più di uno su 10 americani si identifica come fumatori sociali, rispetto al 17 per cento che fuma regolarmente: questo significa che milioni di persone mettono a rischio la salute del loro cuore, occasionalmente indulgendo alle sigarette. È un problema che non si può ignorare.
Negli ultimi anni anche in Italia è stata avviata una campagna volta alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui pericoli del fumo e per stigmatizzare adeguatamente l’uso del tabacco come una minaccia pervasiva e mortale per la salute. Adesso sappiamo però che il messaggio si deve rivolgere anche verso coloro che credono erroneamente che la sigaretta occasionale li esoneri dagli avvertimenti rivolti agli utenti più pesanti.
La moderazione, in questo caso, è sicuramente un vizio!