Le persone spesso usano i termini “preoccupazioni” e “ansia” in modo intercambiabile, ma derivano invece da stati psicologici molto diversi; sebbene entrambi siano associati a un generale senso di preoccupazione e inquietudine, che ci porta ad attivarci in modalità non piacevoli, il modo in cui li viviamo e li esperiamo è del tutto distinto, così come le implicazioni che hanno per la nostra salute emotiva e psicologica.
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Come fare per Distinguere l’ansia dalle Preoccupazioni?
Ecco alcune importanti differenze tra preoccupazione e ansia:
1. Tendiamo a percepire la preoccupazione nelle nostre teste, mentre sperimentiamo l’ansia anche attraverso nostri corpi.
La preoccupazione tende ad essere più concentrata sui pensieri che possono essere ricorrenti e affollare la mente, mentre l’ansia è più viscerale e profonda in quanto la possiamo sperimentare anche attraverso il nostro corpo.
2. La preoccupazione tende ad essere specifica mentre l’ansia è più diffusa.
Un esempio concreto: ci preoccupiamo di arrivare all’aeroporto in tempo – perché altrimenti perderemmo il volo, etc,. quindi rispondiamo con uno stato d’animo ad una minaccia specifica – ma ci possiamo sentire ansiosi di viaggiare, quindi una preoccupazione più vaga e più generale.
3.La preoccupazione è principalmente verbale mentre l’ansia include pensieri, parole ed immagini mentali.
Questa differenza è importante, poiché le immagini mentali emotive come quelle associate all’ansia provocano una risposta cardiovascolare molto più elevata rispetto ai pensieri verbali
emotivi (come quelli associati alle preoccupazioni). Questo è un altro motivo per cui proviamo ansia in tutto il corpo.
4.La preoccupazione spesso innesca la risoluzione dei problemi, ma l’ansia non lo fa.
Preoccuparsi può portarci a pensare a soluzioni e strategie per affrontare una determinata situazione; l’ansia è più simile ad un loop, un cerchio attorno al quale si gira senza trovare soluzioni produttive. Infatti, la natura diffusa dell’ansia la rende meno suscettibile alla risoluzione dei problemi.
5.Preoccuparsi crea un leggero stress emotivo, l’ansia può creare un grave disagio emotivo.
L’ansia è uno stato psicologico molto più potente e quindi più dirompente e problematico della preoccupazione, che solitamente risulta percepita meno intensamente.
6.La preoccupazione è causata da preoccupazioni più realistiche rispetto all’ansia.
Un altro esempio; se sei preoccupato di essere licenziato perché nella tua azienda molte persone sono in cassa integrazione, sei preoccupato. Ma se ti senti preoccupato di essere licenziato perché il tuo capo non ti ha chiesto com’è andato il saggio di danza di tua figlia, lo stato emotivo è riferibile all’ansia.
7.La preoccupazione tende a essere controllabile, l’ansia molto meno.
Risolvendo i problemi e riflettendo sulle strategie per affrontare la causa della nostra preoccupazione, possiamo ridurla notevolmente. Abbiamo molto meno controllo sulla nostra ansia, poiché è molto più difficile “parlarci da soli e ragionare con noi stessi” su qualcosa che sfugge alla ragione.
8.La preoccupazione tende ad essere temporanea, ma l’ansia può persistere.
Una volta risolto il problema che ci angustia, la nostra preoccupazione diminuisce e scompare. L’ansia invece può durare per lunghi periodi di tempo e persino saltare da un focus all’altro (ad esempio, una settimana ci sentiamo in ansia per il lavoro, poi per la nostra salute, poi per i nostri figli …).
9.La preoccupazione non influisce sul nostro funzionamento professionale e personale mentre l’ansia lo fa.
E’ possibile che l’ansia possa farci sentire così irrequieti, a disagio e incapaci di concentrarci che potremmo sentirci letteralmente troppo angosciati per lavorare.
10.La preoccupazione è considerata uno stato psicologico normativo mentre l’ansia non lo è.
In determinate intensità e durata l’ ansia è considerata un vero disturbo mentale, che richiede un trattamento psicologico con uno psicoterapeuta e / o farmacologico.
Bibliografia:
Plume (2014) Emotional first aid