Disturbi Alimentari nella Mezza Età
I disturbi alimentari sono spesso pensati come un qualcosa che capita a ragazze adolescenti e giovani donne. In realtà, questo non è il caso: i disturbi alimentari infatti colpiscono persone di ogni età e genere nonché tutte le etnie e status socioeconomici.
Un gruppo di persone che viene spesso trascurato nella ricerca e nei ritratti che ci delineano i media di persone con disturbi alimentari è rappresentato da adulti di mezza età, quindi over 40 anni, ed anziani, ma la ricerca mostra che anche le persone che rientrano in questa fascia di età possono soffrire di disturbi alimentari.
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Ci sono essenzialmente tre modalità in cui si può presentare il disturbo alimentare in questo periodo del ciclo di vita:
Disturbo cronico ad esordio precoce: alcune persone che presentano disturbi alimentari durante la mezza età hanno avuto una prima insorgenza del disturbo nell’adolescenza o nella giovane età adulta, che è poi diventato cronico o ciclico nel suo ripresentarsi periodicamente.
Recidiva precoce del disturbo: sono le persone che hanno sofferto di un disturbo alimentare iniziato nell’adolescenza o nella giovane età adulta, ma hanno subito una ricaduta.
Prima insorgenza del disturbo: è possibile sperimentare prima insorgenza all’età di 40 anni o anche più tardi.
Le prime due modalità i sembrano essere le vie più frequenti in realtà, ma dalle ricerche emerge anche che ci sono più adulti di questa età con sintomi di disturbi alimentari di quelli con una diagnosi completa. A causa dell’eccesso di concentrazione degli studi sull’anoressia che colpisce le adolescenti, la mezza età è un’età trascurata nella ricerca sui disturbi alimentari e i pochi studi esistenti indicano che i disturbi alimentari in questo gruppo di età sono più comuni di quanto si pensasse in precedenza. Ancora meno si è studiato per quel che riguarda gli uomini di mezza età con disturbi alimentari, che risultano essere sottostimati; la prevalenza dei disturbi alimentari nelle persone di mezza età e di età avanzata sembra essere del 3-4% tra le donne e dell’1-2% negli uomini.
Il disturbo da alimentazione incontrollata invece sembra avere una insorgenza tardiva rispetto ad anoressia e bulimia, e la ricerca ha dimostrato che le persone con questo disturbo spesso iniziano a presentarne i sintomi per la prima volta intorno ai quarant’anni.
Disturbi alimentari: Immagine del Corpo
Le difficoltà legate all’immagine del corpo, una caratteristica comune dei disturbi alimentari, sembrano diventare più complessi con l’età: i cambiamenti del corpo che avvengono con la menopausa e l’invecchiamento comprendono molti fattori, tra cui: diminuzione della massa muscolare, aumento del grasso corporeo, cambiamento della forma del corpo, riduzione della compattezza della pelle, capelli grigi.
Poiché la nostra cultura tende a valutare l’aspetto della giovinezza come forma “ideale”, i cambiamenti fisici legati all’età possono aumentare l’ansia di osservarsi allo specchio o di sentirsi anziani e meno attraenti.
La sottorappresentazione delle persone anziane nei media rispetto al disturbo alimentare rafforza il messaggio che l’invecchiamento non è desiderabile!
Le Cause dei Disturbi Alimentari
Come per i disturbi alimentari che si verificano in altre età, i disturbi alimentari durante la mezza età sono causati da una moltitudine di fattori genetici, biologici e ambientali.
Si ritiene che i cambiamenti ormonali svolgano un ruolo importante: si è evidenziato il ruolo degli estrogeni come “attivatori” del disturbo alimentare nell’adolescenza; ma come la pubertà, la menopausa è un periodo caratterizzato da cambiamenti nei livelli ormonali, quindi alcuni ricercatori ipotizzano che il cambiamento degli ormoni della menopausa sarebbe un fattore di rischio.
Si ritiene che l’aumento di peso correlato all’età che normalmente si verifica durante la menopausa aumenti il rischio di insorgenza di disturbi alimentari, poiché molte donne (e presumibilmente anche gli uomini) si sentono infelici per i cambiamenti fisici che si verificano e possono prendere provvedimenti per controllare il loro peso.
Oltre a tutto ciò, si possono aggiungere dei fattori di stress psicosociale che si verificano in quel periodo di vita che possono anche svolgere un ruolo nell’innescare disturbi alimentari in coloro che possono essere predisposti: vedovanza e lutto/ malattie mediche (chirurgia)/ problemi relativi ai partner (infedeltà e divorzio)/ cambiamenti familiari (figli che escono di casa)/ pensione.
Rischi dei Disturbi Alimentari
I rischi medici per le persone con disturbi alimentari di mezza età sembrano essere anche maggiori di quelli per i giovani con disturbi alimentari. Le potenziali conseguenze mediche associate ai disturbi alimentari possono riguardare problemi con il sistema digestivo, problemi di cuore, indebolimento delle ossa.
Il problema medico più comune per le donne dai 50 anni in su con disturbi alimentari è l’osteoporosi, e per coloro che sono stati cronicamente malati di un disturbo alimentare per molti anni, i rischi aumentano; le persone anziane con disturbi alimentari possono essere più fragili e soggette a fratture ossee. In uno studio si è rilevato che il tasso di mortalità per le persone con disturbi alimentari durante la mezza età fosse di tre volte maggiore rispetto a quello dei giovani con gli stessi disturbi.
Trattamento dei Disturbi Alimentari
C’è una grande mancanza di ricerca sul trattamento dei disturbi alimentari nei pazienti di mezza età. Uno studio ha dimostrato che solo il 27% delle donne di mezza età che hanno soddisfatto i criteri per una diagnosi di disturbi alimentari hanno ricevuto un trattamento.
Data la somiglianza nella presentazione e nel decorso tra disturbi dell’alimentazione nella mezza età e nella giovane età adulta, vi è una buona ragione per ritenere che i trattamenti sviluppati nelle popolazioni più giovani sarebbero efficaci nelle popolazioni più anziane.
Affrontare in terapia con uno psicoterapeuta come vengono vissuti ed elaborati i cambiamenti del corpo legati all’età, l’autostima, l’accettazione del proprio corpo ed il prendersi cura di sé contribuiscono alla risoluzione del disturbo.
Come Aiutare un Familiare con Disturbi Alimentari
Anche se gli adulti di mezza età vivono abitualmente in modo indipendente dai loro genitori, i familiari rilevanti possono essere un valido supporto al trattamento del disturbo alimentare. In molti casi, può essere utile incorporare la famiglia – inclusi genitori, partner, figli e altri significativi – nella terapia.
Il sostegno è ancora più importante perché ci potrebbe essere riluttanza nel riconoscere i loro problemi a, potrebbero avere vergogna e imbarazzo per avere ciò che potrebbero percepire come “un problema adolescenziale“. Pertanto, è tanto più importante che le persone di mezza età con disturbi alimentari ricevano l’aiuto di cui hanno bisogno per stare meglio, perché spesso non lo cercheranno da soli.
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