Come Migliorare le Cattive Abitudini Alimentari
Negli ultimi anni sapere cosa mangiano le altre persone e occuparsi del cibo in generale è diventato di gran moda. Fioccano le serie tv, le puntate di intrattenimento e i blog dedicati al cibo, a come si prepara e come si potrebbe fare meglio, per suggerire idee innovative che avvicinino la persona comune agli chef stellati o semplicemente per trovare nuovi spunti per ricette da proporre alla propria famiglia.
Oltre a parlare del cibo sembra che molte persone si chiedano cosa mangiano gli altri, ma cosa muove questi pensieri? È possibile che le persone si sentano in colpa? Perché mangiano male, di fretta, perché non preparano pasti sempre sani per la propria famiglia…
Un ricercatore dell’Università di Rutgers, C.Markey, presiede un programma di ricerca che da quasi 20 anni si concentra sui comportamenti alimentari, l’immagine corporea e la gestione del peso; in questo programma spesso le persone danno informazioni sull’assunzione di cibo e sui comportamenti che mettono in atto per gestire o cercare di perdere peso. Markey afferma che quotidianamente osserva che le persone provano un sacco di sensi di colpa: sanno che dovrebbero mangiare meglio, eppure non riescono a farlo accadere.
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Il ricercatore ha stilato una serie di cattive abitudini alimentari più comuni che ci fanno sentire male – e alcuni modi in cui queste abitudini alimentari possono essere migliorate:
1. Abitudini alimentari: Iniziare la giornata con scelte relativamente salutari, ma lasciare che le scelte peggiorino man mano che la giornata avanza.
1. Abitudini alimentari: Iniziare la giornata con scelte relativamente salutari, ma lasciare che le scelte peggiorino man mano che la giornata avanza.
2. Abitudini alimentari: Sensi di colpa per i carboidrati consumati.
2. Abitudini alimentari: Sensi di colpa per i carboidrati consumati.
i carboidrati sono stati demonizzati in così tanti modi nell’ultimo decennio che molte persone pensano di doverli assolutamente evitare tutti. Ma in realtà sappiamo che sono una buona fonte di energia, specialmente se si fanno delle buone scelte alimentari (come ad esempio preferirne l’assunzione durante la prima parte della giornata e non alla sera).
3. Abitudini alimentari: Mangiare troppo o mangiare troppe volte fuori casa.
3. Abitudini alimentari: Mangiare troppo o mangiare troppe volte fuori casa.
Si potrebbe pensare di impostare dei limiti per mangiare fuori – un certo numero di pasti, soldi o giorni a settimana. Solitamente quando si mangia al ristorante si mangia di più, perché il cibo del ristorante è gustoso e le porzioni sono grandi. Provate a pensarci: limitare i pasti fuori casa porterà benefici al portafoglio e al girovita. E se per lavoro siamo obbligati a mangiare tutti i pranzi fuori? L’idea del vecchio baracchino allora non è così male. Prepararlo la sera prima il proprio pasto per il giorno successivo avrà una doppia valenza: vi permetterà di occuparvi di voi stessi e di coccolarvi un po’, e vi farà risparmiare soldi e calorie!
4. Abitudini aliementari: Non prestare attenzione a ciò che viene mangiato.
4. Abitudini aliementari: Non prestare attenzione a ciò che viene mangiato.
5. Abitudini alimentari: Eccesso di cibo a causa dell’essere stanchi o stressati.
5. Abitudini alimentari: Eccesso di cibo a causa dell’essere stanchi o stressati.
Si potrebbe provare a tenere un registro di quanto dormi e provare a dormire di più; se siamo ben riposati saremo meno meno affamati e meno stressati. Anche solo un giorno di poco sonno o riposo inadeguato alle esigenze può portare a mangiare troppo il giorno dopo; allora si potrebbe cercare di gestire lo stress con l’esercizio fisico invece che con il cibo. Ad esempio uscire per fare un giro intorno all’isolato quando volete fare uno spuntino! È meglio cercare di evitare comportamenti che inducano sensi di colpa e godersi il cibo il più possibile.